Nella chirurgia generale la percentuale di una prestazione inadeguata è molto alta. Gli errori sono relativi essenzialmente a manovre sbagliate del chirurgo operatore. A dette manovre errate, ne derivano, in capo al paziente, danni talvolta inemendabili e, in casi più gravi, anche la morte. Una volta formulata l’esatta diagnosi e determinata la tecnica chirurgica più aderente al caso di specie, è fondamentale affidarsi a mani esperte che operano presso strutture sanitarie attrezzate a gestire eventuali complicanze. Nella maggior parte degli interventi chirurgici, il medico sa che eventuali errori sono per lo più prevedibili e quindi evitabili. Quando questo non accade o peggio ancora, quando non si fronteggia tempestivamente il danno procurato, ed il professionista si discosta dalle linee guida di quel determinato intervento, ne consegue la cosiddetta “colpa medica” con la risarcibilità del danno.

Attraverso la nostra esperienza e casistica, abbiamo rilevato che gli errori più ricorrenti riguardano la chirurgia addominale come ad esempio le lesioni intestinali e/o ad organi vitali come la milza, il fegato ecc. ecc.

Da queste lesioni, quando non tempestivamente trattate, ne conseguono stati morbosi, come la peritonite, la setticemia, la coagulazione intravasale disseminata, tutte potenzialmente letifere che possono condurre in breve tempo il paziente alla morte.