In campo oncologico, la scienza medica ha fatto notevoli progressi in questi ultimi anni.
Sono stati scoperti nuovi farmaci, nuove terapie e si effettuano interventi sempre meno aggressivi e meno demolitivi, purtuttavia la prevenzione resta di fondamentale importanza per la diagnosi precoce di una neoplasia. Una diagnosi precoce a cui consegue il trattamento terapeutico, è ancora la migliore “terapia”.
Un trattamento tempestivo aumenta notevolmente la possibilità di completa guarigione nelle neoplasie meno aggressive ed aumenta, allo stesso tempo, le chances di sopravvivenza in quei tumori più subdoli.
Purtroppo, accade, che la prevenzione è vanificata dall’interpretazione errata di esami strumentali o dalla omessa prescrizione di esami integrativi di più specifico interesse.
Infatti, gli errori più ricorrenti in questo ambito, sono la ritardata diagnosi e/o l’errata diagnosi.
La errata o ritardata diagnosi comporta delle conseguenze spesso nefaste.
In pratica, formulare con ritardo una diagnosi tumorale comporta la significativa riduzione delle possibilità di guarigione di cui sopra e l’azzeramento delle chances di cura e di salvezza nei tumori come quello ad esempio del pancreas. Senza poi dimenticare i danni causati dalla somministrazione errata dei farmaci antineoplastici. Infatti anche a causa della elevata tossicità dei predetti farmaci gli errori in corso di terapia oncologica determinano danni molto gravi.
Pertanto, è necessario avere a disposizione indicazioni condivise ed uniformi su tutto il territorio nazionale, mirate alla prevenzione di tali errori.
Un’informazione corretta e completa rappresenta lo strumento cardine di un’alleanza terapeutica strategica al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle cure.
Ad ogni modo, in oncologia, una diagnosi tempestiva ed accurata dinanzi a casi di patologia complessi, garantisce comunque una migliore qualità di vita residua del paziente.