Lunedì, 02 Novembre 2020 21:09

Sanità

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specialisti in problemi con la sanità pubblica e privata

 

L’avvocato della coppia: “Dalla nascita all’ospedale di Sciacca al trasferimento ad Agrigento passato troppo tempo. Chiediamo chiarezza”

Passate le lacrime del funerale resta la rabbia per i due genitori di Montevago che nella prima settimana di dicembre hanno vissuto l’incubo della morte del loro secondogenito, Francesco, deceduto all’ospedale di Agrigento due giorni dopo la nascita, in una vicenda poco chiara su cui adesso l’avvocato dei coniugi chiede chiarezza.

Accade tutto in due giorni: il 6 dicembre la madre, giunta al nono mese di una gravidanza, vissuta senza alcuna complicazione – stando alle documentazioni precedenti il parto – si reca all’ospedale di Sciacca per partorire. Considerata la posizione podalica del bambino, i medici hanno optato per il parto cesareo: «Dopo la nascita – spiega l’avvocato della giovane famiglia di Montevago, – sono cominciate le sofferenze respiratorie, ma sulla cartella clinica queste sono state trascritte solo dopo 6 ore la nascita». Subito dopo la venuta al mondo, il bambino non viene fatto vedere ai genitori che intanto chiedono informazioni ai medici, i quali però li rassicurano confermando che il nascituro aveva ripreso a respirare.

Cosa accade in quelle ore in cui il bambino non viene mostrato ai genitori è il punto su cui fanno leva gli avvocati dei genitori che hanno denunciato il medico che aveva in cura la donna e i medici che hanno operato all’ospedale, puntando anche sui ritardi nel trasferimento al San Giovanni di Dio di Agrigento: «Dalla nascita al trasferimento è passato un giorno e mezzo – spiega ancora l’avvocato della famiglia– prima si è optato per il viaggio in ambulanza, poi si è scelto l’elicottero, mentre le ore trascorrevano». Solo la notte infatti l’elicottero è arrivato all’Utin del capoluogo agrigentino, quando però era troppo tardi. I genitori intanto non comprendevano quello che stava succedendo attorno a loro, mentre veniva loro impedito di vedere il bambino appena nato. Sul caso ha avviato anche un’ispezione l’assessorato regionale della Salute che ha disposto indagini interne alle due strutture della vicenda per fare chiarezza su quanto accaduto. Dopo l’autopsia gli avvocati dei genitori attendono gli esiti dell’esame istologico sul corpo del piccolo, mentre i due coniugi di Montevago chiedono giustizia per un caso dai contorni poco chiari. Sempre all’ospedale di Sciacca, pochi giorni dopo una persona di 70 anni è deceduta per problemi respiratori mentre erta in attesa di essere trasferita al reparto di Rianimazione.

 

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Maria

Consulente Iapo

content editor, responsabile comunicazione, redattrice, consulente legale

 

 

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